Se cerchi un borgo autentico immerso nella natura dell’Appennino, Fanano è una destinazione da non perdere.
Tra sentieri panoramici, architettura medievale e gastronomia tipica: leggi i nostri consigli su questo paesino.
Fanano è un piccolo borgo in Appennino modenese posto a 640 m sldm.
I suoi abitanti sono circa 3000, due dei quali io e Fol da quando abbiamo cambiato vita e ci siamo trasferiti qui nell’Aprile 2022.
Tra i principali motivi per cui abbiamo scelto di vivere in questo borgo sono gli innumerevoli trekking che si possono fare in Appennino modenese.
Infatti uno dei pregi di Fanano è proprio la natura che lo circonda!
Bastano qualche passo fuori dal centro storico per ritrovarsi a camminare in boschi selvaggi, accanto a ruscelli che scorrono incuranti di tutto e montagne che si allungano fino quasi a sfiorare le nuvole.
A proposito di centro storico, tradizioni e sagre: anche questi sono punti a favore di Fanano, ma te ne parlerò meglio tra qualche paragrafo.
Infine, tra i motivi per cui ti consigliamo di visitare Fanano non può mancare la cucina tipica locale che sa soddisfare anche i palati più difficili.
Quindi mettiti comodo e preparati per leggere tutto, ma proprio tutto su Fanano, il paese incastonato nell’Appennino modenese.
La storia di Fanano: dal Medioevo ad oggi
Le prime tracce di insediamenti a Fanano risalgono all’epoca romana, ma è durante l’Alto Medioevo che il borgo acquisisce importanza.
Nel 749 d.C., il nobile longobardo Anselmo fondò qui un importante monastero benedettino, che divenne un punto di riferimento religioso e culturale per tutta l’area appenninica.
Nei secoli successivi, Fanano entrò a far parte dei possedimenti della potente abbazia di Nonantola e successivamente fu conteso tra Modena e Bologna.
Nel Rinascimento, Fanano fu sotto il dominio degli Estensi, che governavano il Ducato di Modena e Reggio.
Durante l’Ottocento, con l’Unità d’Italia, Fanano subì profondi cambiamenti, grazie a lo sviluppo di nuove infrastrutture iniziò un turismo montano legato ad escursioni e villeggiature estive.
Nel Novecento, durante la Seconda Guerra Mondiale, Fanano fu attraversato dalla Linea Gotica e fu teatro di scontri tra partigiani e truppe nazifasciste.
Oggi Fanano è un centro turistico molto apprezzato, sia per il trekking, sia d’inverno grazie alla vicinanza con il comprensorio sciistico del Monte Cimone.
Un borgo medievale da scoprire
Rimanendo in tema storico, camminando tra le vie del centro è possibile ammirare alcuni edifici storici che hanno caratterizzato la vita di Fanano.
Chiesa di San Silvestro
Primo fra tutti è la Chiesa di San Silvestro che si trova nella piazza principale.

L’abbazia di Fanano fu fondata nell’ VIII secolo, fu ricostruita più volte e rappresentò uno dei primi insediamenti monastici dell’Appennino modenese.
Non solo rivestì un ruolo centrale nella diffusione del cristianesimo, ma anche nella gestione del territorio montano.
Infatti i monaci benedettini contribuirono allo sviluppo agricolo e culturale della zona, oltre a fornire assistenza ai viandanti e ai pellegrini.
Al suo interno è possibile trovare opere d’arte di altissimo livello e un organo antico.
Torre dell’orologio
La Torre dell’Orologio risale invece XIV-XV secolo ed era parte del sistema difensivo del borgo fungendo come punto d’avvistamento.

Nel corso dei secoli fu ristrutturata innumerevoli volte e solo nel XIX secolo vi fu messo l’orologio che tutt’ora scandisce il passare delle ore.
Attualmente è possibile visitarla
Palazzo Lardi
Accanto alla Torre dell’Orologio si trova il Palazzo Lardi che è stata la sede del Comune di Fanano per moltissimo tempo.

Palazzo Lardi fu costruito nel XVII secolo, infatti è caratterizzato dall’architettura tipica di quel tempo, ovvero: una struttura in pietra, dettagli eleganti e ampie finestre.
Piazza Corsini e non solo
Restando in Piazza Corsini è possibile ammirare la fontana che domina al suo centro.

Fu costruita agli inizi del XX secolo (fu inaugurata l’8 Giugno 1913) ed era il fulcro del paese finchè non è arrivata l’acqua corrente nelle case.
Infine da Piazza Corsini si può accedere anche al vecchio borgo che in epoca medioevale era proprio l’ingresso al paese.
Santuario della Madonna del Ponte
Poco sotto il paese, invece, è possibile ammirare il vecchio Santuario della Madonna del Ponte le cui origini risalgono al XVII secolo.
Il Santuario ha preso il nome proprio dalla vicinanza ad un ponte che attraversa il Torrente Fellicarolo poco più in basso rispetto alla chiesetta.
Al suo interno si trova un altare dedicato alla Madonna col Bambino.
Tra mulini e metati
Camminando nella periferia di Fanano nei boschi è possibile vedere ciò che resta dei mulini in pietra, come quello a Canevare sul Sentiero CAI 439.
Non solo, camminando lungo il sentiero blu di Arround Fanano si incontrano anche i resti dei metati.
Cosa sono i metati?
Piccole casette in pietra a due piani che servivano per essiccare le castagne.
Al piano terra veniva acceso il fuoco il cui calore faceva essiccare le castagne poste al piano superiore.
La procedura durava 40 giorni e 40 notti, infatti c’era sempre bisogno di qualcuno che tenesse vivo il fuoco e rimescolasse le castagne.

Cose curiose da vedere a Fanano?
Come ogni piccolo borgo di montagna che si rispetti, anche Fanano è ricco di chicche e cose insoliti da osservare, ma quelle che ci hanno incuriosito di più sono:
- La fontana di acqua solforosa a Lotta
- La grotta delle fate a Lago Pratignano dove la leggenda narra che chiunque osi avventurarsi al suo interno morirà affogato nel lago
- L’orma del bue su un sasso lungo il Sentiero CAI 411-425
- La pietra diversa in Piazza Corsini: si dice che se la pesti vivrai per sempre a Fanano
- La fontana in ferro battuto in Piazza della Vittoria dove le cime del crinale dell’Appennino modenese sono riportate in maniera sbagliata
- Le opere d’arte in pietra sparse per il paese, spesso appese sui muri di case private e anche illuminate di notte
Esplora i dintorni e scopri la natura
Fanano si trova nel Parco regionale del Frignano e questi 16000 ettari di terreno pullulano di punti incantati immersi nel vedere da ammirare in tutto il loro splendore come:
- Le cascate del Doccione nella frazione di Fellicarolo, ovvero un salto di 120 m che il Torrente Fellicarolo compie scendendo a valle
- Le cascate della Rovinaccia a Canevare, chiamate così a causa dell’erosione dell’acqua sulla pietra
- Il Lago di Pratignano, un bellissimo esempio di torbiera in Appennino modenese
Comunque se vuoi ben 6 idee su cosa fare in Appennino modenese non ti basta far altro che leggere questo articolo.
Fanano e lo sport
Se sei amante dello sport Fanano saprà soddisfarti sotto tanti punti di vista!
Infatti ci sono campi da tennis, campi da calcio, piscina aperta solo in estate e il Palaghiaccio.
Infatti pochi sanno che proprio in questo piccolo borgo in Appennino modenese si trova la pista di ghiaccio più grande dell’intera Emilia Romagna.
Qui si svolgono regolarmente partite di hockey ed esibizioni di pattinaggio sul ghiaccio.
A Fanano ci sono anche i campi da tennis, una piscina aperta in estate e a Lotta si trovano dei campi da calcio sintetici spesso sfruttati da squadre di calcio della pianura per i ritiri estivi.
Infine, Fanano dista pochissimi chilometri dall’impianto sciistico più importante della zona: Comprensorio sciistico Cimonesci
Ovviamente non dimentichiamoci di tutti i trekking, i percorsi in MTB e giri in bici che si possono fare a Fanano!
Quali trekking fare vicino a Fanano?
Mentre, se parliamo di trekking, Fanano è il comune ideale per le tue escursioni.
Ti bastano pochi minuti di macchina e raggiungerai l’inizio di tanti bei sentieri.

I nostri 3 trekking preferiti in appennino modenese?
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Libro Aperto: uno delle montagne più alte del Comune di Fanano con cui potrai misurarti anche con un piccolo pezzo di catena adatta anche ai più paurosi
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Lago Scaffaiolo: un lago immerso letteralmente tra le cime dell’Appennino modenese da cui puoi ammirare tramonti da paura
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Monte Cimone: il re indiscusso di tutto l’Appennino modenese
Fanano in tavola: dove assaggiare la cucina locale?
La ricca tradizione culinaria di Fanano si basa su piatti semplici come crescentine, funghi, borlenghi, ciacci, castagne e mirtilli selvatici.
Se ci pensi questi erano i principali cibi che, più o meno lavorati, i montanari portavano sulle loro tavole fin dalla notte dei tempi.
Le crescentine
La coltivazione di grano e la successiva lavorazione nei mulini in pietra porta farine di ottima qualità con cui vengono realizzate le crescentine.

Ovvero come un panino rotondo farcito con affettati o sughi in umido.
La crescentina per eccellenza, proprio tipica del modenese, è quella con lardo (un battuto di pancetta, rosmarino e aglio) con il parmigiano reggiano.
Non confonderti: le crescentine vengono chiamate tigelle in provincia di Modena, mentre a Bologna le crescentine sono il gnocco fritto.
Quindi se non vuoi dire un’eresia: ricordati che le crescentine non sono fritte e si mangiano, mentre le tigelle sono di terracotta, non si mangiano e venivano utilizzate per cuocere le crescentine.
La polenta
Sempre con la farina, ma di mais in questo caso, si produce la polenta con cui si possono accompagnare umidi di selvaggina o funghi.

Le ricchezze dell’Appennino: castagna, mirtilli e funghi
Sempre grazie all’agricoltura, in queste terre, si coltiva la castagna: un frutto farinoso che dopo averlo seccato si può macinare ed ottenere la farina.
Con la farina poi si possono produrre tantissime cose come i ciacci (piccole frittelle farcite con ricotta).
Gli abitanti dell’Appennino modenese beneficiano anche, tra Luglio e Agosto, del mirtillo selvatico che cresce in quota.

Infatti, durante il periodo di raccolta, e normale vedere persone lungo i dolci pendii dell’Appennino modenese, con cesti in paglia sulle spalle e rastrelli tra le mani che raccolgano i mirtilli.
Il mirtillo viene considerato l’oro viola di Fanano con cui si preparano marmellate, ragù per primi piatti, digestivi e dolci vari.
A proposito di dolci: conosci la fananina?
E’ la torta tipica di Fanano a base di ricotta e gocce di cioccolato, cotta in forno ed è l’ideale per merende sfiziose o per concludere un bel pranzetto.

Il cibo più famoso della montagna: i funghi
Infine, ma non da meno, ci sono i funghi!
Tantissime sono le ricette che si possono fare per antipasti, primi e secondi da leccarsi i baffi!
Ogni mese dell’anno accompagna la produzione di una specie differente di funghi: ad esempio i porcini si trovano solo tra l’estate e l’autunno.
I funghi si possono raccogliere, almeno in Appennino modenese, solo in alcuni giorni della settimana e solo se si possiede il permesso.

Il calendario eventi di Fanano tra tradizioni e sagre
Fanano è si un piccolo borgo in Appennino modenese, ma allo stesso tempo richiama tantissimi turisti.
Non solo perchè rientra tra i borghi bandiera arancione del touring club, ma anche per i tantissimi eventi che organizza.
Le sagre più importanti sono la Fananissima, la Festa del Mirtillo in estate e Ste’ Sroden in autunno.
Poi, ogni 2 anni, ricrea il presepe vivente nel periodo natalizio.
Solitamente il 24 Dicembre e il 5 Gennaio, volontari e comparse ridanno vita ad antichi mestieri.
Il prossimo presepe vivente si terrà a Natale 2026/2027.
Infine, ogni 3 anni, si svolge la Triennale in occasione del venerdì santo.
Il centro del paese viene ornato a dovere con piante di bosso e luci soffuse per accompagnare la processione.
La prossima volta che si festeggia la Triennale a Fanano è nel 2025.
Conclusioni
Fanano non è solo un borgo da visitare, ma un luogo da sentire e da respirare a pieni polmoni.
Ogni vicolo racconta una storia, ogni sentiero conduce a una scoperta, ogni piatto tipico è un frammento di tradizione che resiste al tempo.
Fanano è il cuore dell’Appennino modenese, dove la natura incontra la storia e dove il ritmo della vita segue ancora quello delle stagioni.
Abbiamo scelto questo questo piccolo borgo in Appennino modenese perchè vivere in montagna ci ha insegnato l’importanza di rallentare in un’epoca in cui tutto scorre veloce.
Viaggiare non è solo attraversare luoghi, ma lasciare che quei luoghi ci cambino, anche solo un po’.
Se sei già stato a Fanano, cosa ti ha colpito di più? E se non ci sei ancora stato, cosa ti piacerebbe scoprire per primo? Raccontacelo nei commenti!
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Ci vediamo alla prossima avventura in Appennino modenese,
un abbraccio
Bel&Fol
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Bravi , bravissimi 👏
Ciao Simonetta, grazie mille sia per averci letto che per per aver apprezzato i nostri articoli 🥰