ansia e sintomi

Lenta-mente

Ansia: la mia esperienza senza filtri

Pubblicato da:

Bel

Il:

25 Marzo 2023

Oggi sto bene, ma un anno fa era tutto completamente diverso!

Ciao Viaggiatore, come stai?

Io oggi voglio condividere con te un periodo della mia vita, forse uno dei periodi più brutti.

Non è facile raccontarti una cosa così intima e privata, ma lo faccio con un solo scopo: far sapere, a chi sta vivendo le mie stesse emozioni, che se ne può uscire e che presto tornerà a risplendere il sole!

Mentre ti metti comodo, mi presento se ancora non mi conosci: io sono Bel e “Lenta-Mente” è la parte del blog in cui lascio libero sfogo alla mia penna parlando delle mie emozioni, dei miei pensieri (che mi piace chiamare BelPensiero) e condivido pillole sul nostro stile di vita lento e rispettoso.

In questo articolo ti voglio parlare di un’emozione per me non tanto nuova, ma che in quest’ultimi due anni si è fatta strada in me, fino al punto di controllare le mie giornate e la mia vita: l’ANSIA.

In questo articolo troverai:

  • Quando tutto è iniziato
  • Quando ho capito che i conti non tornavano
  • La svolta
  • La mia rinascita dolorosa
    • Quello che gli altri non vedevano
    • La psicoterapia
  • Conclusioni

Te ne voglio parlare in maniera più dettagliata e personale possibile perchè quando stavo male, leggere esperienze di altre persone simili alla mia, mi faceva star meglio e sopratutto non mi faceva sentire sola!

Quindi prenditi qualche minuto per leggermi, VAMOSSSS!

Quando è iniziato tutto

Come ti stavo dicendo, ho sempre avuto mille paranoie o paure che catturavano la mia attenzione e mi riempivano la mente, ma ho sempre continuato ad andare avanti con la mia vita.

Insomma erano pensieri, più o meno presenti e pesanti, ma che comunque mi lasciavano vivere lo stesso… Anzi penso che sia anche abbastanza normale: tutti abbiamo pensieri belli o brutti e tutti li sappiamo gestire.

Ma circa due anni fa, la mia vita è completamente cambiata, mi è sfuggita dalle mani e io non sono più riuscita a controllarla.

Tutto è iniziato un sabato sera di Maggio qualunque, io e Fol avevamo appena cenato con una pizza, stavo raccogliendo i panni stesi da una settimana quando all’improvviso mi è venuto male alla testa.

Lì per lì non ci ho dato molto peso, ho finito di piegare i vestiti e sono andata a letto pensando che fosse solo stanchezza.

Alla domenica mattina mi sveglio, apro gli occhi e stavo bene… tempo qualche oretta e il male alla testa torna!

Era un dolore particolare, costante, leggero se non ci pensavo, intenso quando lo ascoltavo e si spostava da una parte all’altra della testa.

Le giornate procedevano e il male alla testa era sempre presente, finchè non mi sono decisa ad andare dalla dottoressa e così ho iniziato a fare mille esami, mi hanno rivoltata come un calzino: non avevo niente!

Erano passati quattro mesi e io tutti i giorni avevo male alla testa.
Le mie giornate erano diventate un’agonia, non riuscivo a far altro che andare a lavoro perchè ero obbligata, per il resto del tempo ero come in coma, succube del mio dolore.

Quando ho capito che i conti non tornavano

Pian piano, però ho iniziato a notare una cosa: quando ero in compagnia di amici o altre persone il male alla testa spariva magicamente.

Ma come? Gli antidolorifici non funzionavano, ma gli amici si?

Io ormai ero convinta di avere un tumore alla testa, talmente piccolo e raro che neanche i medici vedevano, per questo non riuscivo a capire che una semplicemente condizione di stress potesse causare cosi tanto dolore fisico reale.

Era l’estate del 2021, non avevamo ancora deciso di cambiare vita, avevamo solo una piccola idea.
Cosi per provare la vita che stavamo sognando, abbiamo deciso di trascorrere le nostre ferie a Fanano!

Ci svegliavamo tutte le mattina con una delle viste più belle di sempre, facevamo tantissimi trekking, eravamo sempre immersi nella natura e ci godevamo il momento!

Durante quelle 3 settimane di vacanza non ho avuto male alla testa per neanche un ora!

Ero magicamente guarita, ero tornata la Bel di sempre, finalmente mi godevo la vita: mi sembrava stupendo!

Ma, appena sono tornata a lavoro il male alla testa riapparve!

Ero demoralizzata! 

La svolta

A Fanano ero tranquilla e felice, mentre ora tornata alla vita reale stavo male, ma come poteva essere che il mio lavoro e il tram tram di tutti i giorni causassero il mio dolore?

Facevo un lavoro che amavo, mi sentivo come in famiglia, si certo c’erano cose che non mi piacevano, ma come in ogni lavoro.
Stavo fuori di casa tutto il giorno e avevo tempo da dedicare a me stessa solo la domenica.

Alla fine non avevo una vita diversa da quella della maggior parte delle persone… però poi ho capito una cosa:

IO NON SONO LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE!

Quello che va bene agli altri non è detto che anche a me faccia star bene, così ho relizzato che dovevo avere il coraggio di trovare il mio equilibrio.

Nel giro di qualche settimana dal ritorno dalle ferie, io e Fol abbiamo deciso di cambiare vita e il male alla testa ha iniziato a diminuire sempre di più fino a sparire.

Mi sentivo libera e orgogliosa di aver fatto la cosa giusta per me… ormai ero distrutta da tutti quei mesi di dolore e ora volevo solo godermi questa rinascita!

La mia rinascita dolorosa

Ma non tutte le rinascite sono piacevoli, la mia è stata lunga e dolorosa.

Quella che ancora non sapevo fosse ansia, che fino a quel momento si era presentata con il male alla testa, non mi aveva ancora abbandonato, semplicemente ha iniziato a presentarsi in mille altri modi.

Prima ci furono gli attacchi di panico, poi la sensazione di soffocamento, poi il groppo in gola, il dolore alla gola, poi la perenne nausea, il bruciore di stomaco, il male alla pancia, il dolore alla schiena, il formicolio alle gambe e il dolore al petto.

Insomma, ero passata da essere una persona che non andava mai dal dottore all’avere l’appuntamento fisso tutte le settimane!

In quel periodo ho fatto un sacco di esami, ho preso tante medicine, ma poi ho capito che semplicemente stavo somatizzando a livello fisico il difficile periodo!

Avevo lasciato un lavoro certo e che mi piaceva senza averne trovato un altro, non sapevo come avrei guadagnato i soldi in futuro, e per quanto non non li reputo importanti, sono comunque essenziali per vivere.

Avevamo dato il preavviso di disdetta dell’affitto e non riuscivamo a trovare un’altra casa a Fanano e avevamo paura di doverci separare e tornare a vivere a casa dei rispettivi genitori.

Se avessimo trovato casa, avremmo dovuto organizzare un trasloco tra il nostro appartamento a Reggiolo e Fanano, con circa 100 km tra i due paesi e non sapevamo come fare.

Volevo scappare da una situazione piena di regole per costruirmi le mie regole, senza sapere quali regole volessi.

Dovevo lasciare la mia famiglia, i miei amici, mia nipote e i miei nonni per rivederli non so ogni quanto.

Dovevo lasciare la certezza e un futuro programmato per un’incertezza totale.

Tutte queste emozioni positive e negative erano talmente forti che non riuscivano più ad essere semplici pensieri, così avevano iniziato a farsi strada anche nel mio corpo solo che io non riuscivo ad interpretarli.

Anzi mi agitavo ancora di più, più mi agitavo e più stavo male magari con lo stomaco, più stavo male con lo stomaco più mi agitavo pensando di avere chissà quale malattia, correvo dal dottore facevo esami e non facevo in tempo a tranquillizzarmi che magari partiva un altro sintomo: ero in un loop!

Quello che gli altri non vedevano

Inizialmente pensavo che una volta terminato il trasloco, l’ansia e tutti i suoi sintomi sarebbero magicamente spariti, ma non è stato così!

Era come se l’ansia mi avesse fatto aprire il vaso di Pandora e dentro c’erano tutte le emozioni represse in 28 anni di vita e non riuscivo più a chiuderlo per un motivo o un altro!

Così anche se apparentemente la mia vita e le mie giornate erano tranquille, dentro avevo un mare in burrasca che mi agitava anche la mente!

L’ansia era sempre lì e non lasciava in pace sopratutto il mio stomaco! 

Mangiavo poco e nonostante questo avevo sempre la digestione ferma, la nausea, il bruciore di stomaco e il reflusso.

Mi sentivo lo stomaco strapieno e il cuore batteva sempre così forte da poterlo sentire.

Immagina, se ora, mentre stai leggendo questo articolo, improvvisamente iniziassi a sentire come dei colpi di martello da dentro il tuo petto che picchiano sullo sterno e l’impatto ti fa tremare tutte le viscere…

Immagina questa sensazione ripetuta circa una settantina di volte al minuto: c’è da impazzire!

La Psicoterapia

Capii che per quanto m’impegnavo, per quanto ne parlassi con Fol o con la famiglia avevo bisogno di un aiuto esterno.

Tentennai un po, ma alla fine mi decisi e iniziai un percorso di psicoterapia.

Non è stato e non è facile tutt’ora!

Raccontarsi senza veli con un estraneo, probabilmente, è più facile che con una persona cara, ma comunque è necessario in primis mettersi in gioco e non aver paura di affrontare punti delicati.

Si, ci sono state volte che sono uscita dalla seduta in lacrime e altre più leggera, ma tirando le somme ore dico: grazie!

Il mio percorso di psicoterapia è molto lento e intenso, non sarei riuscita a ritrovare la mia pace e la mia serenità senza questo.

Grazie alla psicoterapia sto capendo che l’ansia è solo un’emozione che A ME si manifesta sul fisico in tanti modi diversi e lo fa solo per avvisarmi che in realtà c’è qualcosa che mi sta infastidendo e che dovrei rifletterci su.

Conclusioni

Ti ho voluto raccontare tutto questo perchè so di non essere la sola che ha provato o prova queste cose.

Molto spesso l’ansia viene presa sottogamba e si tende a sminuire perchè dall’esterno non viene vista o percepita, quando in realtà è una cosa così forte che può cambiarci la vita.

Se soffri d’ansia non isolarti, se conosci qualcuno che soffre d’ansia non lasciarlo solo!

L’ansia è una condizione invalidante e va curata il prima possibile insieme ad un esperto.

Ricordati: dopo la tempesta torna sempre il sole, nulla è per sempre tutto si trasforma!

Concludo questa condivisione di emozioni ringraziandoti per avermi letto, se hai voglia di fare due chiacchiere sul tema di oggi ti aspetto nei commenti qui sotto oppure inviami una mail: sarò molto felice di conoscerti e scambiarci qualche considerazione!

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7 commenti su “Ansia: la mia esperienza senza filtri”

  1. 🌈… Per caso! Inizia sempre “Per caso”, e in fine ne troviamo una somiglianza con rapporti umani… Impariamo non essere così diversi. Accordiamo orizzonti sognati da tutti, in tale stare bene fisicamente, emotivamente, psicologicamente. 3 aspetti non suddivisi ma bene complementari. L’un non regge senza l’altro… A tutto questo grazie Bel! Una saggia anima. Umile a raccontarsi… Umile io a riconoscere la necessità “ascoltare l’altro/a”, imparando poter rialzarsi di multipli controversie in vita. (Non parlo, come scrivo😊)… Quest’ansia predomina abilmente anche me, mio marito, miei figli, nostra vita… Bel! Capisco oltremente, approvando pienamente, la vostra scelte fantastica di cambiare di orizzonti la vostra esistenza. In certi posti, luoghi, ci sentiamo veriiiiii. Altrettanto in presenza di con chi ami stare, le nostre compagnie!… Bel, sei vincitrice sul tuo dolore con l’aver rispettato i tuoi sentimenti, emozioni. A tale punto anche capire che tramite un aiuto esterno fosse la chiave per cambiare il posto di vita. La’ ivi stare bene… Gioire grandemente di cose la creazione nel verde ci offre. Per dirti compatire sulle tue dichiarazioni tutte. Anche noi, come famiglia, abbiamo decisi traslocarci in montagna una volta che nostra ultima figliola abbia compiuta 18 anni… Ancora 3 anni e per il resto di vita che Dio concederà a noi vivere, resteremo sollevati “in aria”… La Montagna è la nostr’altezza di cuore ed animo. Viviamo costantemente con la Sig.ra Ansia… Ci “interpreta” in silenzio nei nostre viscere… 🌈 Ma troviamo modo sconfiggerla. Grazie a Dio e la grande opportunità crederci. 🌈 GRAZIE BEL & FLO🌈

    Rispondi
    • Ciao Nathalie, grazie per le tue belle parole!

      Sono convinta che quando finalmente andrete a vivere “sollevati in aria” troverete tanta felicità e serenità!

      La vita in montagna è lenta, autentica e scandita dai ritmi della terra, un toccasana per la nostra anima!

      Grazie per il tuo prezioso commento
      Un abbraccio,
      Bel

      Rispondi
  2. Pensi che a te non possa capitare, poi un giorno ti ritrovi assalita da un panico inaspettato! Due volte mi sono ritrovata nella corsia opposta mentre guidavo senza rendermene conto(fortunatamente la strada era totalmente libera), il cuore impazzito, la testa che sembra scoppiare. Alcune notti nel letto con la tachicardia e insonnia, giornate a fare cose insensate e compulsive: terribile!
    Può capitare a tutti e nelle più svariate forme, l’importante è una presa di consapevolezza e il coraggio di CHIEDERE AIUTO e supporto psicologico senza avere la minima vergogna. Ricordiamoci che SIAMO UMANI! ❤️

    Rispondi
    • Ciao Martina, grazie per la tua testimonianza!

      Per me è stato proprio orribile non sentirmi più padrona del mio corpo, dei miei pensieri e della mia vita!

      Davvero, ne senti parlare magari un amico che ci è passato e cerchi di sminuire perchè non capisci… poi succede anche a te e capisci che non c’è niente da sminuire, anzi!

      Io sono stata fortunata ad avere avuto intorno persone che avevano già vissuto questi problemi e mi hanno aiutata a realizzare che si trattava di ansia e non infarto o incapacità a respirare…

      Se mi fossi trovata sola ad affrontare tutto questo non avrei minimamente saputo da che parte partire proprio perchè non si parla mai di problemi psicologici e quindi uno non sa neanche riconoscerne i sintomi!

      Ti ringrazio per il tuo commento
      un abbraccio,
      Bel

      Rispondi
  3. Sembra di leggere la mia storia, anche io trovo rifugio in montagna dove abbiamo una casa in cui viviamo la stagione estiva e troviamo rifugio durante altri periodi dell’anno quando possiamo. Ho fatto lo stesso percorso, ma sono arrivato alla conclusione che prima di andare, l’ho fatto già, dalla psicologa bisogna accertarsi il genere di persone che sono intorno a noi. Ti comprendo!!! Ciò che porta la calma e la pace nel mio cuore oltre la mia famiglia è mettersi in ascolto della natura, anche solo sentire il silenzio ed il vento sulla pelle. Questo “male” colpisce le persone più sensibili e leali. E credo fortemente che tu, scusami se ti do del tu, potresti essere mia figlia;sei entrambe le cose. Forza e coraggio.
    Carmine Favre

    Rispondi
    • Ciao Carmine, grazie per le belle parole <3

      Anche io, come te, ho capito che nei momenti più "brutti" il contatto con la natura mi serve proprio per riconnettermi al presente e lasciar andare tutte le preoccupazioni. Anzi molte volte è proprio grazie ad una passeggiata nel bosco se riesco ad evitare che l'ansia si manifesti a livello fisico!

      Per quanto riguarda il genere di persone che ci circondano, penso che spesso e volentieri siamo noi stessi a non volerle lasciare, ma è grazie alla psicoterapia se pian piano ci possiamo riuscire... o almeno per me è stato così!

      Dove avete la casa?
      Dai che tra qualche mese fate i bagagli e vi trasferite al fresco, che bello!!!

      Grazie per il tuo commento, un abbraccio
      Bel

      Rispondi

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