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Lenta-mente

Come essere felice senza spendere soldi: il mio “Bel Pensiero”

Pubblicato da:

Bel

Il:

31 Maggio 2022

Ti sei mai chiesto come essere felice?

Io ci ho pensato davvero tanto e più ci riflettevo più mi rendevo conto che tante cose non quadravano, ma non solo nella mia vita, anche nella società stessa.

Ma prima di tutto mi presento, se ancora non mi conosci: io sono Bel, in questa parte del sito racconto i miei pensieri, appunto “Bel Pensiero”.

Sono alla ricerca di altre persone che non hanno paura di esprimere i loro punti di vista creando così conversazioni interessanti, stimolanti e costruttive per tutti.

Ma ora torniamo al “Bel Pensiero” e alla domanda su come essere felici con cui questo è iniziato!

Prima di tutto, ho cercato di ricordarmi un mio momento felice e mi sono ricordata di un regalo che mi fecero i miei genitori: era il 2005, compievo 12 anni e i miei genitori mi regalarono il mio primo cellulare!

Ricordo che nei mesi precedenti avevo tanto insistito per ottenerlo e quando finalmente me lo avevano regalato non riuscivo più a staccare gli occhi da quel piccolo rettangolino di plastica con i tasti.

Era un vecchio nokia di mio padre, passato a mia madre, poi a mio fratello e infine a me! Aveva tutti i bordi rovinati dall’usura e la cover, un tempo azzurro pastello, adesso era tendente al verde marcio.

Nonostante questo, per me, era un gioiello prezioso e raro!

Lo usai incessantemente per un paio di settimane, battei tutti i record di snake fatti dai precedenti proprietari, cambiai così tante volte la suoneria da saperle tutte e memoria e provai tutte le impostazioni possibili.

Inevitabilmente, dopo un po, mi resi conto che il telefonino non mi aveva reso davvero felice: chiamare i miei genitori e scambiare due sms con loro non era così entusiasmante come immaginavo.

Il cellulare è solo il primo di tanti esempi che mi vengono in mente per confermare la mia tesi, ovvero:

Viviamo in un’epoca storica in cui per essere felici abbiamo bisogno di oggetti

Sono arrivata a questa affermazione ripensando come, fin dall’infanzia, la tv, internet e la società stessa ci insegnano che quando ci poniamo la domanda “come essere felici?” la risposta automatica sia nell’acquisto di un oggetto o un servizio.

Anzi: per la precisione, il meccanismo in cui tutti partecipiamo inconsapevolmente o quasi, è il seguente:

attraverso pubblicità, post d’influencer o mode, si creano in noi bisogni che si placano solo con l’acquisto di qualcosa, quindi lavoriamo più tempo per guadagnare soldi extra a quelli che ci servono davvero per vivere.

Acquistiamo il nostro nuovo giocattolino, siamo felici per qualche istante per poi accantonarlo non appena la nostra attenzione si fissa su un nuovo oggetto del desiderio e via così fino all’infinito.

Da qui la mia provocazione nel considerare che in questo momento storico la felicità è rappresentata da oggetti materiali.

Ti dirò di più: ormai è diventata consuetudine lavorare il più possibile per potersi permettere uno stile di vita di un certo tipo.

Macchine grosse e appariscenti, case da urlo, vestiti all’ultima moda e vacanze da sogno spesso e volentieri sono gli oggetti più desiderati.

Ormai l’obiettivo dell’uomo nel 21° secolo è quello di essere felici acquistando oggetti nei quali rivediamo ciò che vogliamo essere.

Anzi, compriamo oggetti per dichiarare chi siamo al resto del mondo tralasciando e ponendo in secondo piano ciò che ci definisce davvero, ovvero le nostre azioni.

Continuiamo ad acquistare il nuovo modello di iphone o a ricercare l’utima chicca in campo della moda perchè vogliamo confermare il nostro essere anticonformisti, quando in realtà stiamo seguendo le stesse scelte di milioni di altre persone.

Viviamo in una società consumistica e di conseguenza questa ci ha portato ad identificare la felicità e noi stessi negli oggetti, ma la cosa più sconvolgente è cosa succede quando non raggiungiamo il nostro oggetto del desiderio.

L’altro lato della medaglia

Purtroppo non è detto che lavorare tanto e guadagnare tanti soldi basti per realizzare i nostri sogni, quindi ora vorrei chiederti:

come ti senti quando non riesci ad ottenere il tuo oggetto della felicità?

Cosa provi quando vedi gli altri raggiungerlo con tanta facilità e tu no?

Io mi sono sempre sentita stressata, gelosa e inadatta!

Queste emozioni mi conducevano dentro ad un altro ciclo di pensieri negativi che inevitabilmente mi portavano ad abbassare la stima e il rispetto che ho in me stessa.

Quando ho preso consapevolezza di questo meccanismo ho iniziato a guardarmi attorno e osservare tutti gli oggetti che possiedo.

Dovrei schizzare felicità da tutti i pori per quante cose ho, eppure non è così!

Allora una piccola vocina ha iniziato a farsi strada nei miei pensieri:

“Ma non è che fino ad ora la società ti ha raccontato un sacco di frottole solo per tenerti stretta a se?
La felicità risiede negli oggetti?
Cosa ti rende davvero felice?”

Queste sono le domande che mi hanno attanagliato per un sacco di mesi e pian piano ho trovato una risposta a tutte!

Le mie basi per essere felice

Dopo aver abbracciato il minimalismo, aver fatto decluttering e aver cambiato vita sono giunta alla conclusione che:

la felicità non risiede negli oggetti!

Anzi, a dir la verità gli oggetti, anche se li acquistiamo, non li possediamo per davvero.

Nulla ci appartiene veramente, tutto prima di noi e dopo di noi continuerà ad avere una vita, proprio come afferma la Legge della Conservazione della Massa di Lavoisier,

“tutto si trasforma e nulla si distrugge”

questa è stata la prima rivelazione shock che ho compreso fino in fondo e me ne sono accorta proprio pensando a cosa ne sarà di tutti i miei oggetti quando li butterò via o quando non ci sarò più!

Nella tomba non ci porteremo i soldi conquistati con il lavoro o la casa acquistata con un mutuo trentennale!

Niente di tutte queste cose materiali che possediamo in vita verranno con noi, nulla di tutto ciò ci appartiene.

Di conseguenza: se non siamo padroni di una cosa questa non ci rappresenta e non ci definisce.

L’unica cosa che ci portiamo nella tomba è il nostro corpo: le nostre ossa e la nostra carne, infatti, ci seguiranno fedelmente e ci accompagneranno in tutto il percorso della nostra vita per poi trasformarsi anche loro in altro.

Ma quindi, Bel, cosa possediamo per davvero?

Tutto ciò che possediamo realmente è la nostra anima!

La felicità dell’anima

Si dice che l’anima pesi solo 21 grammi, meno di una piuma, ma è più preziosa di tutti i tesori nascosti dei pirati.

Io, l’anima, me la immagino come un velo bianco semitrasparente che avvolge il nostro corpo e che ci fa battere il cuore seguendo il suo ritmo vitale.

Sotto questo velo rientrano tutti gli aspetti che definiscono la persona, il suo carattere, le sue esperienze e le sue relazioni con il resto del mondo.

Quando riusciamo a porre tutto ciò che c’è sotto al velo in uno stato di equilibrio genereremo benessere e felicità.

Come prendersi cura dell’anima ed essere felice?

A questa domanda ho riflettuto a lungo e sono giunta ad una conclusione:

non esiste una risposta giusta, abbiamo anime diverse e quindi ognuno deve trovare il proprio equilibrio.

Io ho capito che per essere felice ho bisogno della montagna, di scrivere e sentire vivo il mio fisico!

A questo punto, quindi, la domanda giusta da porsi non è “come prendersi….”, ma:

Cosa ci serve per prenderci cura dell’anima?

Avendo capito che esperienze e relazioni sono alla base della felicità è anche altrettanto importante capire che abbiamo bisogno di TEMPO per poterci dedicare a queste!

Il tempo è l’unico elemento che non dipende da noi, ma di cui possiamo esserne i padroni e usarlo a nostro favore ribellandoci alla trappola della società attirati dai soldi.

Io per prima, mi sono resa conto che stavo usando il mio tempo e le mie energie vitali come merce di scambio in cambio di denaro.

Soldi che avrei usato per acquistare oggetti che pensavo mi avrebbero resa felice, ma in realtà non avrei neanche avuto tempo ed energie per sfruttarli!

Ora, per me, il mezzo per ottenere la felicità è il tempo e gli oggetti rimangono soltanto piccoli accessori che possono migliorarmi la vita se lo ritengo opportuno io e non il resto della società.

Come ho migliorato la mia vita?

Iniziando ad abbracciare questo stile di pensiero ho capito quanto tempo sono disposta a sacrificare per guadagnare soldi per acquistare beni primari per me e di quanto tempo ho bisogno da dedicare alla mia anima per essere felice.

Per me i beni primari sono rappresentati da cibo di qualità italiana, vestiti tecnici per agevolare i miei trekking, strumenti tecnologici per portare avanti i nostri progetti online e tutti i soldi necessari per potermi permettere un piccolo appartamento dove decido di vivere.

C’è chi potrebbe considerare primario viaggiare o concedersi una cena fuori almeno una volta a settimana, l’importante è capire cosa sia davvero importante per noi e non seguire la massa.

Sacrifico il mio tempo lavorando lo stretto necessario per guadagnare i soldi per potermi permettere questi beni, non un minuto di più.

Essere consapevoli di noi stessi e di quello che ci piace davvero ci porta inevitabilmente a riempire il tempo che ci rimane di esperienze e momenti che ci fanno bene all’anima e che quindi ci rendono felici.

Conclusioni

Concludendo riassumo questo “Bel pensiero” in due regole base:

  1. I soldi servono per acquistare solo i beni di prima necessità. Avere tenti oggetti non ci porta ad essere felici, la felicità si conquista attraverso esperienze.
  2. La felicità e il tempo sono strettamente connessi: abbiamo bisogno del tempo di prenderci cura della nostra anima facendo quello che ci piace e quindi essere felici.

Ok Amico FVR, siamo giunti alla fine di questo “Bel Pensiero”, se vuoi arricchire questo articolo con il tuo parere personale ti invito a lasciare un commento qua sotto, ne sarei contentissima.

Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato, scrivere questo articolo non solo mi ha permesso di trasmettermi un pezzettino di me, ma mi ha anche dato la possibilità di conoscermi meglio: credo molto nel potere terapeutico della scrittura.

TI MANDO UN GROSSO ABBRACCIO VIRTUALE

Buona mattinata, buon pomeriggio, buona serata… BUON TUTTO 🙂

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