Ciao Viaggiatore FVR, oggi ti vogliamo portare a raccogliere le castagne in Appennino modenese. Per noi ormai questa è diventata una tradizione che indica l’inizio dell’Autunno.
Il frutto tipico di questa stagione, infatti, sono le castagne e quindi: come celebrare al meglio l’arrivo di questo periodo dell’anno se non andando per boschi e raccoglierle?!
ALT! ATTENZIONE!
Ti ricordiamo che non è possibile raccogliere le castagne ovunque, infatti spesso i castagneti si trovano su proprietà privata e di conseguenza “tutti i frutti caduti sul terreno appartengono al proprietario del fondo e pertanto la loro raccolta si può prefigurare come un ‘furto‘” scrivono sul Touring Club.
Quindi oggi ti vogliamo consigliare dove noi andiamo da anni a raccogliere le castagne: il Bosco di S.Giacomo
Come arrivare?
Il Bosco di S.Giacomo si trova proprio accanto al Museo del Castagno e del Borlengo e per arrivarci dovrai attraversare Spilamberto, Vignola, Marano sul Panaro, Guiglia e affiancherai anche il Parco dei Sassi di Roccamalatina.
Qui potrai trovare un’ampio e gratuito parcheggio per lasciare la tua auto.
Pronto ora per raccogliere le castagne?
Raccogliere le castagne
Eccoci arrivati finalmente al momento clou della nostra giornata: LA RACCOLTA DELLE CASTAGNE.
Una volta parcheggiata la macchina, continua a camminare lungo Via S.Giacomo ed entra nel bosco. Anzi, noi, spesso usciamo anche dal sentiero principale addentrandoci dentro al fitto castagneto. Ovviamente in tal caso prestata attenzione, ma sicuramente ne sarai ricompensato con numerose castagne grosse e bellissime.
Infatti proprio come nella vita quotidiana, più ti allontani dalla strada che percorrono tutti e più scoprirai punti wild ed inesplorati che ti daranno molta soddisfazione.
Allontanandoti dal sentiero principale, otterrai anche un altro beneficio: ti immergerai al 100% nel bosco e sarai avvolto solo dai suoi colori tipici autunnali e dal rumore della natura.
Cosa serve per raccogliere le castagne?
Come per ogni attività, anche in questo caso è richiesta l’attrezzatura giusta che ti permetta di goderti al meglio l’esperienza e che allo stesso tempo ti metta anche in sicurezza.
Come prima cosa ricordati di indossare scarpe adatte. Tutte le volte che si va in montagna sia per una semplice passeggiata in montagna o una vera e propria escursione sarebbe opportuno calzare gli scarponcini da trekking giusti quindi con un buon grip, in gorotex e alti al punto da tenere ben ferma la caviglia evitando di prendere storte o distorsioni.
Sempre sul lato della sicurezza ti ricordo che le castagne crescono sul castagno e poi cadono a terra quando sono mature, quindi onde evitare spiacevoli bernoccoli ti consigliamo di coprirti il capo con un cappello.
Infine per proteggere le mani dagli aghi dei ricci delle castagne ricordati di portare dei guanti da lavoro robusti.
Invece per quanto riguarda la parte pratica del lavoro non scordarti un secchio o una sporta resistente dove mettere tutte le castagne che raccogli.
E VIA!!!! Ora divertiti a raccogliere questi frutti della Natura!
Ricordati comunque di non esagerare, raccogli solo quello che davvero mangerai e non sprecarle! Oppure continua a leggere per alcuni consigli su come conservare al meglio le castagne dopo che le hai raccolte.
Come cucinare le castagne?
Durante la raccolta non ti preoccupare delle dimensioni della castagne che raccogli, ma quando sei a casa ti consigliamo di dividerle in base alle dimensioni e quindi le cuocerai anche in maniera differente.
Le CASTAGNE PICCOLE le cucinerai bollite in una pentola con abbondante acqua per circa 40/50 minuti da quando l’acqua bolle, poi le farai raffreddare, le taglierai in due e ne mangerai la polpa servendoti di un cucchiaino.
Le CASTAGNE GRANDI le farai diventare caldarroste, che è la versione che noi preferiamo perchè ti permette di mangiare la polpa interna privandola completamente della membrana che la riveste. Per ottenere le caldarroste la ricetta tradizionale prevede di inciderle con un piccolo taglietto e poco profondo per la lunga e poi cuocerle nell’apposita padella bucherellata finchè diventano abbrustolite esternamente, ma morbide all’interno. Oppure immergile per almeno un paio d’ore, già incise, in acqua fredda e poi cuocerle per circa 30 minuti nel forno preriscaldato statico a 180°.
Come conservare le castagne?
Le castagne sono un frutto davvero ottimo e mangiarle a fine pasto è proprio come una piacevole coccola, ma come conservarle per averle disponibili tutto l’anno?
Tantissimi sono i consigli che si trovano sul web, anzi ti lasciamo il link di questo articolo molto interessante che te li spiega tutti.
Per esperienza diretta ti diciamo che il metodo di conservazione lasciando le castagne in ammollo nell’acqua è molto impegnativo e comporta anche ad un certo impegno nei giorni; congelare le castagne da cotte e mangiarle solo dopo averle scongelate le priva di quella nota olfattiva tipica di questo frutto.
Per noi l’opzione più pratica per conservare le castagne crude e riporle in freezer dentro ad un sacchettino, meglio di tessuto riciclato per non utilizzare un sacchetto di plastica, e scongelarle solo quando ne abbiamo voglia.
Ok Viaggiatore FVR, con questi pochi consigli concludiamo il nostro articolo di oggi, ma se vuoi scoprire meglio il bosco di S.Giacomo e i suoi dintorni leggi subito anche questo articolo.
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